Allevamento conigli da pelliccia



IL MITO DEL CONIGLIO COME SOTTOPRODOTTO DELL’ INDUSTRIA ALIMENTARE: UN PREGIUDIZIO DA SFATARE

Molto spesso le pellicce di coniglio (“lapin”) non provengano dall’industria della carne come la gran parte della gente crede ma da allevamenti appositi. Le tecniche di allevamento intensivo di conigli per la produzione di carne adottate in gran parte del mondo, sono infatti solitamente incompatibili con la produzione di pelli di qualità. I conigli vengono macellati ad un’ età o in un periodo dell’anno in cui il loro manto non è ancora del tutto sviluppato.
La stagione in cui il manto è stabile ed omogeneo infatti è l’inverno. Questo è vero per qualunque animale al di sopra dei sei mesi di età. Il resto dell’anno ci sono sempre aree del pelo vacanti e comunque una instabilità che lo rende inutilizzabile per l’uso dei pellicciai.
In Francia per esempio meno della metà delle pelli raccolte nei mattatoi possono essere considerate utili per l’industria della pelliccia.
Le uniche pelli di qualità provengono da adulti, ma la tendenza nella produzione moderna è di uccidere i cuccioli, il che va a ridurre la proporzione di pelli adulte.
Per questo è crescente la presenza di allevamenti di conigli con la finalità di produrre pelli, che seguano il ciclo di crescita del pelo e le stagioni, e per i quali è la carne ad essere un sottoprodotto di bassa qualità.






Angora

Se si parla di conigli non si può non far riferimento al coniglio d’Angora. Questa razza ha il pelame di una lunghezza che varia dai 10 ai 40 cm. Il procedimento per “prelevare questa pelliccia” è cambiato con il passare degli anni: all’inizio vi era lo spellamento, poi la tosatura ed infine la depilazione con la quale ogni singolo coniglio può produrre 1 kg e 300 gr di pelo annualmente, utilizzato nella creazione di maglioni, calze, abiti, etc.
L’allevamento di conigli d’Angora è molto differente da quello per altre finalità, ed è stato nel tempo sviluppato in Francia, dove per molto è stata l’unica produzione derivante dai conigli. Adesso anche in altre nazioni, prima di tutte la Cina, si sta diffondendo questa specializzazione, e soprattutto offrono l’Angora a prezzi molto più bassi, avendo quasi fatto crollare il mercato francese.
Per il pelo vengono utilizzate le femmine, e viene ridotta al minimo la riproduzione che diminuisce la produttività. Negli allevamenti solo il 3% circa degli animali sono riproduttori. In Francia i maschi non destinati alla riproduzione vengono uccisi alla nascita, per non affrontare le spese della loro crescita.


Il maggior produttore mondiale di pellicce di coniglio rimane comunque la Cina.