lunedì 24 ottobre 2011

Pellicce: sono ovunque sotto forma di inserti

Pellicce su giacche, scarpe, borsette, gilet, ecc.

Una boutique: 9 giacche su 10 hanno un inserto in pelliccia

Pellicce su calzature
Pellicce, i negozi ne sono invasi. Ma non si tratta delle pellicce intere classiche - ormai dai più considerate simbolo di insensibilità verso gli animali - bensì di inserti di pelliccia. Che siano di volpe, visone, coniglio lapin, cincillà, murmasky, cane o gatto camuffati... questi "ornamenti" sono dappertutto: giacche, cappotti, parka, guanti, stivali, scarpe, borsette, berretti, cappelli, maglioni. Neppure gli indumenti per neonati e bambini si salvano dalle pellicce ormai, sono ovunque, per chiunque, nei contesti più inutili, sembra che non sappiano più dove metterle. Non mi meraviglierei se tra un po' mettessero degli inserti di pelliccia anche sui pannolini dei bebé... o sulla carta igienica!
Ironia a parte, sono entrata in una boutique ed era un incubo: avessi voluto scegliere una giacca, solo 1 su 10 non aveva sopra qualche ornamento di pelliccia! Alla mia domanda "scusi, non ha una giacca come questa però senza la pelliccia?" la commessa mi ha risposto "no mi dispiace c'è solo questa però non si preoccupi, la pelliccia poi si può staccare". Morale della favola: sono obbligata ad acquistare la pelliccia, che poi la stacchi o no, non cambia nulla ovviamente. Ovvio che io ho fatto presto a dire "no grazie sono contro le pellicce perciò non la compero" ed ho rinunciato alla giacca. Ma io sono io, ho a cuore questo problema, non tollero che nel 2012 delle creature innocenti  vengano martirizzate in nome della moda. Ma quanta gente avrebbe fatto la stessa cosa? quanti non ci avrebbero nemmeno pensato, scegliendo semplicemente il modello che preferiscono - come sarebbe logico - senza pensare alla pelliccia?  è ovvio che la maggior parte delle persone decide cosa acquistare in base alla scelta che trova e se 9 capi su 10 sono inghirlandati di pelliccia, è logico che si ritroveranno di fronte ad una scelta "obbligata". La maggior parte di queste persone non è un branco di assassini insensibili che odiano gli animali ma gente "normale", che ha il cane, il gatto, che si dichiara "amante degli animali", gente che semplicemente segue la corrente e non sa, come spesso non sanno coloro che vendono. L'industria della pelliccia si fa' forte proprio di questo "non so e non ci penso" ed incassa milioni di euro l'anno SOLTANTO con questi inutili inserti di pelliccia! Milioni di animali barbaramente massacrati in nome della moda per ricavarne inutili ornamenti di pelliccia.



Cina: pelli di murmasky pronte per l'esportazione.
Le pellicce di  murmasky e di volpe sono quelle più usate
per gli ornamenti su giacche, calzature, ecc.
Oltre  l' 85% della materia prima proviene dalla Cina.
Il restante  proviene da allevamenti europei, che Vi invito a conoscere QUI.

Che fare dunque?


  • Lamentarsi con i commessi (meglio se gestori) e soprattutto non acquistare capi o oggetti ornati con pelliccia di qualunque tipo, sottolineando gentilmente il fatto che se non ci fosse stata la pelliccia avreste fatto l'acquisto e che ciò è un vero peccato. Probabilmente cercheranno di dissuadervi in tutti i modi (vi diranno anche che potete staccare la pelliccia) ma siate fermi e decisi.
  • Spargere la voce, informare amici, colleghi, conoscenti sulla realtà degli inserti di pelliccia.

giovedì 20 ottobre 2011

Pellicce made in Europe

Se gli allevamenti di animali da pelliccia non regolamentati della Cina (dove gli animali sono scuoiati vivi!) sono l'emblema dell'inciviltà, guardate invece alcune immagini degli allevamenti "certificati" europei, e sappiate che questa è la migliore delle origini che può avere la Vostra pelliccia, o la pelliccia che orna le Vostre giacche, scarpe, guanti, ecc...




Fossi Voi non considererei la pelliccia tanto chic e non la porterei molto vicino al viso ed alla bocca... mi farebbe schifo il solo pensiero della sua provenienza.

mercoledì 19 ottobre 2011

Fossi voi non considererei la pelliccia un capo tanto chic

Mi domando come si possa portare una pelliccia, magari anche vicino al viso, alla bocca...
Pochi sanno che le pellicce, oltre ad essere responsabili di una sofferenza inaudita per milioni di animali, sono dei capi veramente "sporchi". Animali ammassati in gabbie poco più grandi del loro corpo, animali spesso malati, sofferenti, impazziti, che si mutilano a vicenda e dormono nei loro stessi escrementi. Cadaveri di animali in stato di decomposizione vicini agli animali vivi (vedi video).  Le loro pellicce si impregnano di feci, urina, pus, vomito, liquami putrefatti... tanto cosa importa, con la concia sparisce tutto ed il pelo appare morbido, pulito e lucido.
















Pellicce: collezione autunno inverno 2011-2012

Vuoi la pelliccia? Ti piacciono pellicce e inserti di pelliccia (polsini, cappucci, parka,cappelli, guanti, ecc.)?
Ecco qui la nuova "collezione" autunno inverno 2011 - 2012!


























Se non ti piace quel che hai visto, non esserne complice: boicotta le pellicce sotto qualunque forma!






martedì 18 ottobre 2011

Materiale da stampare

Volantini informativi ed adesivi da stampare e diffondere. Il Vostro contributo è la cosa più preziosa che abbiamo. Grazie!

Volantino informativo pellicce 2011-2012    SCARICA PDF

Adesivi:








venerdì 14 ottobre 2011

Pelliccia: giacche, cappelli, cappucci, portachiavi, borsette...

I più svariati oggetti possono essere ornati con pelliccia, che siano giacche, cappucci, maniche, stivali, portachiavi, pon pon, cappelli, borsette... la realtà non cambia: la materia prima (la pelliccia) proviene quasi esclusivamente dalla Cina. Animali allevati in condizioni disumane, storditi a bastonate e scuoiati ancora vivi. La Cina, membro IFTF, è uno dei maggiori produttori mondiali di pellicce e l'Italia uno dei più grandi importatori. 
Che siano murmasky, volpi, visoni, conigli, cani o gatti, ricevono tutti lo stesso trattamento... tutto ciò per degli squallidi ornamenti. Ora che lo sapete, evitateli...













Non acquistateli, non fateveli regalare... a meno che, non vogliate essere complici di questo: