venerdì 14 ottobre 2011

Pelliccia di coniglio o lapin












Pelliccia di coniglio per ornare giacche, polsini e cappucci, borsette, guanti, cappelli e chi più ne ha più ne metta. Molti credono che la pelliccia di coniglio o lapin derivi da animali che comunque vengono mangiati, da ritagli altrimenti inutilizzati... ma non è così. Esiste un' immensa "fabbrica di conigli da pelliccia" in Cina, il nuovo cuore battente dell'industria della pelliccia: animali compressi in gabbie piccolissime, malati, cresciuti nel sudiciume. Storditi a percosse, o sbattuti contro il muro, la pelle gli viene strappata mentre sono ancora vivi, urlano e scalciano. A volte la stessa sorte tocca anche ai gatti randagi, la cui pelle viene conciata e tinta in modo da essere facilmente confusa con quella del coniglio. Tre quarti dei vestiti con decorazioni in pelliccia venduti in UE utilizzano pelliccia proveniente dalla Cina. L'origine della pelliccia è spesso offuscata: un indumento confezionato in Italia porterà un'etichetta che dice solo “Made in Italy”, anche se la pelliccia che lo adorna proviene dagli allevamenti cinesi. 
Per saperne di più leggi l'articolo "Il re dei conigli è in Cina".